all'Impruneta
Santa Maria
Committente
Parrocchia di Santa Maria all'Impruneta
Anno
1999 - oggi
Locazione
Piazza Buondelmonti - Impruneta - FI
Il legame della nostra Azienda con la Basilica di Santa Maria all’Impruneta si protrae ormai da oltre venti anni ed ha portato nel tempo ad intervenire in maniera diffusa all’interno dell’intero complesso.
Restauro del campanile
I primi interventi di restauro eseguiti agli inizi degli anni Duemila hanno riguardato gli intonaci, gli elementi lapidei, le dorature, le pitture a fresco e le ceramiche poste all’interno della Basilica.
Quasi in contemporanea è iniziato il restauro della torre campanaria, che presentava problemi sia di natura strutturale che di conservazione dei paramenti lapidei interni ed esterni.
L’intervento di consolidamento si è articolato in diversi interventi:
- rimozione delle longarine corrose inserite dietro al paramento lapideo e ricostruzione con la tecnica del “cuci e scuci”;
- consolidamento del solaio di sbarco mediante realizzazione di soletta in c.a. armata e gettata in opera con inserimento di tiranti in acciaio dyvidag e piastre di ancoraggio esterne;
- ricucitura delle lesioni presenti negli angoli della struttura e fra merlo e merlo mediante carotature inclinate a 45° ed inserimento di barre in acciaio inox con iniezioni di boiacca fluida di calce;
Oltre alla realizzazione di opere interne di completamento come la pulitura e la stuccatura del paramento di pietra, l’esecuzione di intonaco a calce all’antica sulle due volte, la realizzazione di massetto armato nel ripiano intermedio e il rifacimento della pavimentazione, gli altri interventi principali hanno riguardato:
- realizzazione di nuova scala interna in profilati di acciaio e scalini grigliati completamente autonoma dalla struttura muraria del campanile mediante inserimento di separatori in neoprene ad alta densità;
- restauro del paramento lapideo esterno mediante pulitura, trattamento biocida, rimozione delle stuccature incoerenti e rifacimento in malta di calce, consolidamento e protezione finale idrorepellente.
Restauro della Basilica
I successi lavori di restauro hanno riguardato la facciata ed il loggiato di ingresso alla Basilica ed hanno portato alla coerente sistemazione che ancora oggi si conserva pressochè intatta.
Le principali operazioni hanno riguardato il ritrovamento ed il consolidamento dell’intonaco originale, il rifacimento di porzioni di intonaco all’antica lisciato a mestola, la coloritura e patinatura a calce delle superfici, il restauro degli archi e delle colonne in pietra serena, il restauro degli apparati decorativi in marmo, la verniciatura degli elementi metallici, la pulizia della pavimentazione in cotto e l’installazione dell’impianto elettrostatico per l’allontanamento dei volatili.
L’intervento eseguito nei chiostri interni al complesso nasceva dall’esigenza di risolvere problemi legati all’umidità di risalita dell’acqua che nel tempo aveva portato al deterioramento degli intonaci parietali. La soluzione proposta e poi realizzata è stata quella di un intonaco a calce traspirante macroporoso che ancora oggi, a distanza di dieci anni, si conserva perfettamente. A completamento dell’intervento è stata eseguita la coloritura e patinatura a calce delle superfici ed il restauro di tutti gli elementi in legno, pietra serena e marmo.
Una menzione particolare spetta all’intervento di consolidamento strutturale eseguito su una delle colonne in pietra serena del chiostro, che è consistito nella completa fasciatura del fusto con fibre di carbonio ed il rivestimento con una malta speciale costituita da idoneo legate e polvere di pietra serena, velatura finale della superficie fino a ricreare una superficie identica alle colonne in pietra originali adiacenti.
L’ultimo intervento in ordine cronologico ha riguardato la copertura della zona absidale della Basilica. L’intervento è consistito nello smontaggio totale del manto di copertura, ed anche in quello del pianellato limitatamente a quelle aree dove era necessaria la sostituzione dell’orditura lignea secondaria. Sono state eseguite delle protesi lignee sulla testa di alcune travi ammalorate, quindi si è provveduto al rimontaggio del pianellato, all’esecuzione di un massettino a basso spessore a base di malta di calce con interposta rete in fibra di vetro su cui è stata successivamente posata la guaina ardesiata bituminosa a fiaccola, ed infine rimontato il manto con elementi di recupero.
Per quanto concerne la cupola, alle operazioni sopra descritte si è aggiunta la realizzazione di un massetto strutturale a basso spessore in malta di calce ad elevate prestazioni specifica per questa tipologia di interventi e con interposta una rete in fibra di basalto. Inoltre sono stati consolidati i pilastrini in mattoni della lanterna mediante fasciature in fibra di carbonio su ogni elemento.